GIA’!!! VIVA LA VIDA!! Tralasciando i Coldplay, i Modena, gli annessi e connessi musicali materiali filosofici e mentali, è una bella frase. Sempre da gridare, in ogni situazione (okkey okkey, non mi metto a parlare dell’aborto dell’eutanasia et similia), sopratutto in periodi come questi. Perchè sopratutto in periodi come questi? Perchè questo è un periodo qualunque! O, meglio, ovviamente visto che ogni periodo ha una sua particolare discriminante ecc ecc, è da urlare in qualunque periodo. E va bene, lo ammetto, mi è venuta in mente dopo aver sentito parlare alla radio dei colplay, e dopo aver visto il plagio/ispirazione/citazione della titoltrac del disco, fatto al grande Joe. Quindi siam tutti d’accordo col fatto che qualunque periodo è buono per gridare al mondo la propria gioia e voglia di vivere, e io ovviamente non lo voglio fare in questo blog, anche se sarebbe bello che ogni persona ogni giorno urli al mondo quanto si senta bene, non per boiate tipo karma e simili, ma semplicemente perchè il mondo sarebbe più bello, anche se forse un po’ ipocrita. Già. Aborrire l’ipocrisia, come non detto. Ma se l’ipocrisia porta alla felicità. Aborrirla comunque. Aborrirla comunque? Nì, cioè sì, boh, dipende dai punti di vista, ognuno il suo. Ma quando si ha un’opinione, non è forse il momento di salire sulla cattedra e guardare la situazione da un’altra angolazione. Orbene, io sono qui a scrivere fondamentalmente perchè la mia attività in questo periodo è il Nulla Cosmico, son tornato a mezzanottina a casa dopo una trasferta a Prato ma sono ancora qui bello pimpante per niente stanco e pieno di voglia di gridare al mondo che scoppio di vita eccetera eccetera che il mondo è bello e bimbumbam, e così torniamo ai giocofreddo. Però, astraendo, viva la vita, rait? Allora che dire? Era molto che non aggiornavo questo blogghettino, ed ho dunque sfruttato il gap di tempo concesso dal mio rientro anticipato per addobbarlo a festa con delle nuove palline di parole, di giri di parole che cambiando angolo ad ogni giro si dispongono in maniera tale da formare una sfera, od un’elegante forma pseudosferica fatta di circonferenze concatenate in due punti, zenit e nadir, ma discontinue in tutto il resto, è una cosa molto carina da immaginare, i discorsi ciclici che ritornano su se stessi ed una volta tornati al punto di partenza virano lievemente per compiere un’altro giro, incontrare i proprio fratellini dalla parte opposta e ritornare… ci si potrebbe scrivere un’odissea di boiate su questo discorso fondamentalmente nonsense ma affascinante (e non ho bevuto!! Bravo ragazzo son io…) ma credo di avere in mente qualcosa che la mia misererrima abilità di scrittore non riesca a trasmettermi. Cioè, io ho descritto dei fili ma mi immagino l’intrecciarsi dei discorsi, non in maniera random ma regolare: partenza, incontro, ritorno, incontro, DEVIAZIONE. E questo è forse ciò che si può dire di tutto questo blog. Tanti discorsi, diversi sì… ma fondamentalmente la stessa zuppa. Bene, ora che ho appurato che repetita iuvant posso tornare al mio discorso iniziale, cioè, questo periodo in cui bisogna gridare sempre di più, come al solito, parole di gioia e allegria (ah, badate bene che avrei detto questo anche se fosse stato il 15 aprile, o il 13 novembre) è per l’appunto l’inizio dell’anno nuovo. O più semplicemente l’inizio dell’anno, perchè se inizia si sa che è nuovo. Tuttavia m’è scappato "inizio dell’anno nuovo" e con esso il melodramma associato che sto vomitando accanto. Ma io voglio parlare di periodi antecedenti a questo: "ooooohhhh ma quanto antecedenti?". "Non troppo antecedenti, oppure sì, dipende da che punto di vista si osservi la monodimensione temporale. Forse è possibile elevarsi e non vederlo come un’unico flusso, determinato in ogni singolo istante dalla quantità S presente calcolabile con una formulina sulla tomba di un’eccentrico scienziato?" (ma chi non è eccentrico? Chi non è particolare? Oddio, qualche idea ce l’avrei… in varietate concordia, questo è il nostro motto e ciò che dobbiamo pensare, ciò che ci distingue e ci accomuna… come direbbe Guccini, per ognun di noi, "io diverso ed io uguale" però a volte sulla varietate ho qualche dubbio, pensando a gente della quale identità non voglio fare sbandieramento alcuno, ma di cui voglio solo far notare l’esistenza. Ovviamente la mia arroganza mi fa sentire diverso, particolare, e non nota differenze tra altre persone alle quali magari sembro anonimo e sfocato in mezzo ad altre persone, ma tant’è che faccio tesoro della mia diversità sovrapponendo perfettamente figure a me non troppo estranee). Potrei parlare di cosa accadde circa un paio di milioni di anni fa, quando due personaggi atterrarono sulla Terra primitiva proveniendo indirettamente dalla Terra presente (prima s’eran fatti qualche giro su diversi posti dell’Universo, ed hanno anche assistito alla sua fine in mezzo ad un sacco di gente che lo osservava bevendo il migliore champagne), oppure di ciò che accadde dall’ultima volta che aggiornai questo mio giallo antro, specchio distorto (oddio, io spero che sia distorto, ed in fondo lo è… ma QUANTO è distorto) della mia esistenza torta. Dove per "torta" non intendo quella che si mangia, ma un aggettivo. Come via torta, quella che parte nella zona di Santa Croce, non metterò l’accento perchè è uno stupido quiz. O forse non so metterlo e mi sono inventato questa stupida scusa. Comunque sia, ritralasciando il fatto che la ricevuta dell’iscrizione alla P2 del nostro premier sia tranquillamente visionabile su wikipedia, e che i live space di emmeesseenne siano andati a farsi una plastica altamente imbruttente, cosa è successo in questo computer destinato a dare la domanda sulla vita, sull’universo e su tutto quanto, e che tanto verrà distrutto tra poco, nel frattempo (il "nel frattempo" è riferito al "cosa è successo", no sai, lo dico per i poco svegli…. un po’ mi conosco)??? Beh, tante cose: le sapete tutte. O meglio, nessuno le sa tutte, ma tutti sapete quelle che a voi interessano, e non è certo mio dovere informare gente ignorante su ciò che accade nel mondo, o meglio, questo è il mio dovere, ma l’ignorante informando sono io. Però vi informo che sono appena tornato dalla cucina dove ho fermato dei demoni pelosi che stavano buttando in terra delle arance per il puro gusto di farlo: bong, ribong, tribong, hanno un suono buffo le arance che cadono, buffo quasi quanto i mici (che temo stiano diventando micistrelli visto la loro immensa malvagità) che le zampeggiano maldestramente (oppure molto efficacemente, a seconda dei punti di vista). Già, i punti di vista, solita storia. Avete mai provato a mettervi con la testa a terra, per vedere le cose dal punto di vista con cui le osservano i gatti? Purtroppo la vista in bianco e nera non la potete prendere così facilmente, però l’imponenza percepibile altrimenti unicamente dal punto di vista felino di oggetti come sedie o tavoli si sente da quel punto di vista, se lo si vuole. Giàgià, forse per far sentire potenti oggetti utili ma piccoli basta appoggiare la testa in terra. Ma questo ovviamente non ha senso per persone mentalmente sane, forse. E se è quel "forse" a intrigarvi gioite, probabilmente non siete sani mentalmente, però c’è una piccola possibilità che lo siate. Oh, lungi da me fare l’elogio della follia. Piuttosto, ho il racconto di questo blog legato con una cinghia dall’oggi a due milioni di anni fa. Ecco, vorrei dare una strattonata a questa cinghia lungo la linea del tempo, tirandola verso di me. Una bella strattonata. L’entropia cresce, il tempo passa, un milione di anni, un milione e mezzo, ancora un po’, sorgono civiltà, l’esistenza umana occupa il briciolo che le spetta su quella terrestre, arriviamo a oggi, il futuro, la terza guerra mondiale ACC. Sono andato troppo in là! Però le cinghie temporali sono elastiche, ed eccola che torna di me, verso questo 4 gennaio 2009, verso di me e poi indietro. Rimbalzello, si torna all’inizio no? Percorso circolare, ricordate? Così parte questo intervento. Da dove finisce quello "serio" precedente. Dal laboratorio del tempo (cit. pratese): l’ora solare che torna e vari annessi e connessi. Ordunque, cosa è successo da quel periodo. Mah, la vita continua nella sua ordinaria originalità (e banalità, come l’ossimoro che precede questa parentesi). Molto bella, bel periodo questo autunno/inverno, "m sn divertito, o knsciuto tnt persone, m sn akkulturato, ecccecc". In effetti è stato così: un periodo ricco di cose, belle eccetera, come sono banale… ma visto che mi sento sempre meglio per vari motivi che non starò ad elencare per non annoiarvi, non risultare odioso e perchè non mi va, pubblicherò i buoni propositi per l’anno nuovo.
1)migliorare come persona
2)non peggiorare come persona
fondamentalmente riassumono le trilioni di cose che vorrei fare, ma siccome è tutto relativo, dovrei scrivere i trilioni. Ma ovviamente se scrivessi i trilioni contraddirei il punto 2, perchè una persona molto noiosa è peggio di una poco noiosa. O no? Ah, tutto è relativo uh. Ma visto che i punti li scrivo io, vanno sotto la mia ottica. Un giorno parlerò di quanto è bello il mondo, l’universo, la vita eccetera (e magari il giorno dopo parlerò di quanto è brutta). Ma visto che seguendo la filosofia del post si esige un andamento ciclico chiuderò come ho iniziato: VIVA LA VIDA!!
Ma siamo, più precisi: l’andamento ciclico non dicevo doveva virare rendendo particolare (ma comunque simile) ogni nuovo inizio e relativa fine? Allora mi ricollegherò ai miei due buoni propositi, assegnando l’1 alla prima parte il 2 alla seconda…
VIVA LA VIDA… MUERA LA MUERTE!