Ciao mondo!!

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stradi giunti

ANNUNCIO UFFICIALE:
"ORA CORDINO, CAUSA DILETTA ROMPIBRICCHI, SI CHIAMA STRADIVACCHI. NON IMPORTA SE E’ UNA STORIA VECCHIA DI MILLANT’ANNI, IL ROMPIMENTO NON INVECCHIA"
Ecco.
Diceva che é un nome di cacca, e non si sfugge alla cacca dei nomi di cacca.
In realtà l’origine di tutto questo é che ho una botta fluently, e la sto massacrando con le mie demenzialità. Dev’essere un casino sopportarmi.
Scuse Ufficiali.
Torno a pigolare.
E a martoriare chi mi sta intorno.
Pio pio!!
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dopo neanche mezzo anno

Ahhhh, sicchè ora siamo in un blog agonizzante eh? L’ultima volta che ho scritto in questo posticino è stato il 4 gennaio, con tanto di propositi per l’anno nuovo se ben mi ricordo. E ora è il 30 giugno informalmente, anche se l’orologio e tutti i rigorosi et perfetti mezzi di misura temporale di cui noi homo sapientissimus (anche se alle vole l’appellativo "homo cretins cretins", come ci chiama il compagno dell’acquedotto, è azzaccato), ed io come suo all’incirca esponente, disponiamo mi dice che è il primo luglio. Già, sei mesi meno quattro giorni son passati che non toccavo questo blog. Non gli ho permesso però il lusso di rimanere per metà anno intoccato, questo no. Dev’essere una cosa simbolica. E allora? Non ho nulla da raccontare? No, quello non l’ho mai avuto. Ho meno voglia di scrivere? Così cosà, non ho mai avuto voglia di scrivere SUL SERIO. Beh, che dire? Cos’è successo in questi sei intensissimi e vitalissimi mesi? Una cosa è successa, o meglio, si è realizzata nel suo impedire che un’altra cosa succedesse: non ho preso il gusto per raccontare i cavolacci miei. Quindi no, niente gossip clamorosi, paparazzi e simili. Continuo a trovare una cosa aberrante il fatto che io possa scrivere qualcosa di serio qui, salvo rari casi di cui questo momento non fa parte. Beh, semplicemente potrei riprendere sulla falsa (è poi così falsa?) riga dell’intervento precedente, che il mondo è bello e la vita è bella. Forse oggi scrivo perchè stamattina ho preso un’umiliazione di quelle clamorose? É possibile, ma ammetto che non ci sono rimasto male. Anzi, forse sarò sadomasochista ma ci ho goduto. Così imparo a pensare "ehhhh sì, difficile ‘sto esame già" (purtroppo le parole scritte non possono comunicare lo sprezzo e l’arroganza con cui la mia mente (la quale comunque all’interno del mio cervellaccio non è che disponga di grande espressività… che cosa monotona in effetti se si pensa che tutti i nostri cervelli al loro interno parlanocomesefosserovociregistrateincredibilmenteatonali. Più o meno come un programma che legge ciò che gli scrivi. Alla vecchio manuale elettronico delle bestemmie, solo non tutti gli omini pensano blasfemie) si è posta con se stesso dopo aver visto il mio predecessore, che comunque mi ha sbranzagnato allegramente. O forse "perchè è un modo pure questo, per non andare a letto". Purtroppo madama Pigrizia si è presa tutta la mia voglia di diventare un buono strimpellatore/compositor di strimpellate, ma almeno del dilettarsi a fare due discorsi a caso la sopracitata signorina non mi può privar. Forse ciò che può farlo è suo marito, l’ossessivo e sempre troppo presente signor Sonno, che si fa prepotentemente avanti in modo non troppo educato, anzi, troppo impetuoso, oserei dire. Ma la rilevanza di tutto questo scema. ODDIO. Mi è appena venuta in mente un’idea allucinante. Ecco, in principio questo spazietto di Msn era uno sfogo personale/pubblico, poi ho cominciato a fare lo scemo scrivendo un po’ di tutto, rendendolo ciò che effettivamente potrebbe somigliare ad un blog. Purtroppo ora la mia attivita cibernetica è stata dirottata anche troppo su faccialibro, e forse questa è una causa per cui trascuro questo emmeesseennespeisino. Se mettessi il link su facebook? Tanto scrivo di notte, e domattina tutte le pagine si riempiranno di post cretini a volte stupidi a volte cretini a volte dementi e a volte pure interessanti, che tanto alle ore di punta dell’attività del socialnetwork sarà sommerso dalle tonnellate (bittescamente parlando) di spam-thrash di cui vengono quotidianamente riempite quelle pagine. E rimarrà lì a giacere, accessibile principalmente da msn, per chi lo è sempre stato, e per i pochi che non ho come contatti msn che si prendono la briga di cliccare sul mio nome. Tra l’altro ho notato forse un mesetto fa, quando son tornato a spulciare questo blog perchè me ne parlavano in un’altro sito attivo della mia vita, frugando tra le statistiche, che uno è arrivato qui cercando "francesco biondi ibbi" su google. Hey, sono onorato, misterioso visitatore! Come sarei onorato se aggiungessero un orologio funzionante ai server di myspace.
Comunque sia, tornando a noi, concludo. É triste che dopo taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanto tempo scriva un intervento così breve e vuoto, però, beh, di cose da dire magari ne ho spirillienti, ma il signor S. di cui parlavo prima è venuto qui e si è impossessato di me. In fondo stamattina mi son trovato al dipartimento a sesto alle 8 di mattina non sapendo se dovevo andare lì alle 8 o alle 9. Andando lì credo di aver lasciato l’astuzia a Firenze. Ma è un casino perchè quando son tornato, nel pomeriggio, a Firenze a riprendere l’astuzia mi son dimenticato la dignità lì in dipartimento! Comunque sia questo volo (volo? Sarebbe più appropriato definirlo saltello) pindarico per dire che non dormo da 19 ore. E sono in modalità bradiposa. Via, metterò il link anche se in pochi hanno il codice per capire il reale motivo. Ma molti hanno il codice per supporre boiate e tutti possono supporre boiate ancora più grosse. Le persone si categorizzano in base alle boiate che possono suppore, ed ogni categoria è riferita ad un argomento boiatizzabile. Un po’ come la configurazione assoluta di una molecola, solo che qui di boiate ce ne son più di due tipi. E se creassi una scala di grandezza delle boiate che si possono dire/fare? Ho un po’ di nostalgia della mia vecchia verve inventacazzate, anche se oggi, da mattina a pomeriggio a sera, mi sono un po’ sdato. Vabbè, chi s’è visto s’è visto. Commercializzo quest’intervento va’.
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Viva la vida!!

GIA’!!! VIVA LA VIDA!! Tralasciando i Coldplay, i Modena, gli annessi e connessi musicali materiali filosofici e mentali, è una bella frase. Sempre da gridare, in ogni situazione (okkey okkey, non mi metto a parlare dell’aborto dell’eutanasia et similia), sopratutto in periodi come questi. Perchè sopratutto in periodi come questi? Perchè questo è un periodo qualunque! O, meglio, ovviamente visto che ogni periodo ha una sua particolare discriminante ecc ecc, è da urlare in qualunque periodo. E va bene, lo ammetto, mi è venuta in mente dopo aver sentito parlare alla radio dei colplay, e dopo aver visto il plagio/ispirazione/citazione della titoltrac del disco, fatto al grande Joe. Quindi siam tutti d’accordo col fatto che qualunque periodo è buono per gridare al mondo la propria gioia e voglia di vivere, e io ovviamente non lo voglio fare in questo blog, anche se sarebbe bello che ogni persona ogni giorno urli al mondo quanto si senta bene, non per boiate tipo karma e simili, ma semplicemente perchè il mondo sarebbe più bello, anche se forse un po’ ipocrita. Già. Aborrire l’ipocrisia, come non detto. Ma se l’ipocrisia porta alla felicità. Aborrirla comunque. Aborrirla comunque? Nì, cioè sì, boh, dipende dai punti di vista, ognuno il suo. Ma quando si ha un’opinione, non è forse il momento di salire sulla cattedra e guardare la situazione da un’altra angolazione. Orbene, io sono qui a scrivere fondamentalmente perchè la mia attività in questo periodo è il Nulla Cosmico, son tornato a mezzanottina a casa dopo una trasferta a Prato ma sono ancora qui bello pimpante per niente stanco e pieno di voglia di gridare al mondo che scoppio di vita eccetera eccetera che il mondo è bello e bimbumbam, e così torniamo ai giocofreddo. Però, astraendo, viva la vita, rait? Allora che dire? Era molto che non aggiornavo questo blogghettino, ed ho dunque sfruttato il gap di tempo concesso dal mio rientro anticipato per addobbarlo a festa con delle nuove palline di parole, di giri di parole che cambiando angolo ad ogni giro si dispongono in maniera tale da formare una sfera, od un’elegante forma pseudosferica fatta di circonferenze concatenate in due punti, zenit e nadir, ma discontinue in tutto il resto, è una cosa molto carina da immaginare, i discorsi ciclici che ritornano su se stessi ed una volta tornati al punto di partenza virano lievemente per compiere un’altro giro, incontrare i proprio fratellini dalla parte opposta e ritornare… ci si potrebbe scrivere un’odissea di boiate su questo discorso fondamentalmente nonsense ma affascinante (e non ho bevuto!! Bravo ragazzo son io…) ma credo di avere in mente qualcosa che la mia misererrima abilità di scrittore non riesca a trasmettermi. Cioè, io ho descritto dei fili ma mi immagino l’intrecciarsi dei discorsi, non in maniera random ma regolare: partenza, incontro, ritorno, incontro, DEVIAZIONE. E questo è forse ciò che si può dire di tutto questo blog. Tanti discorsi, diversi sì… ma fondamentalmente la stessa zuppa. Bene, ora che ho appurato che repetita iuvant posso tornare al mio discorso iniziale, cioè, questo periodo in cui bisogna gridare sempre di più, come al solito, parole di gioia e allegria (ah, badate bene che avrei detto questo anche se fosse stato il 15 aprile, o il 13 novembre)  è per l’appunto l’inizio dell’anno nuovo. O più semplicemente l’inizio dell’anno, perchè se inizia si sa che è nuovo. Tuttavia m’è scappato "inizio dell’anno nuovo" e con esso il melodramma associato che sto vomitando accanto. Ma io voglio parlare di periodi antecedenti a questo: "ooooohhhh ma quanto antecedenti?". "Non troppo antecedenti, oppure sì, dipende da che punto di vista si osservi la monodimensione temporale. Forse è possibile elevarsi e non vederlo come un’unico flusso, determinato in ogni singolo istante dalla quantità S presente calcolabile con una formulina sulla tomba di un’eccentrico scienziato?" (ma chi non è eccentrico? Chi non è particolare? Oddio, qualche idea ce l’avrei… in varietate concordia, questo è il nostro motto e ciò che dobbiamo pensare, ciò che ci distingue e ci accomuna… come direbbe Guccini, per ognun di noi, "io diverso ed io uguale" però a volte sulla varietate ho qualche dubbio, pensando a gente della quale identità non voglio fare sbandieramento alcuno, ma di cui voglio solo far notare l’esistenza. Ovviamente la mia arroganza mi fa sentire diverso, particolare, e non nota differenze tra altre persone alle quali magari sembro anonimo e sfocato in mezzo ad altre persone, ma tant’è che faccio tesoro della mia diversità sovrapponendo perfettamente figure a me non troppo estranee). Potrei parlare di cosa accadde circa un paio di milioni di anni fa, quando due personaggi atterrarono sulla Terra primitiva proveniendo indirettamente dalla Terra presente (prima s’eran fatti qualche giro su diversi posti dell’Universo, ed hanno anche assistito alla sua fine in mezzo ad un sacco di gente che lo osservava bevendo il migliore champagne), oppure di ciò che accadde dall’ultima volta che aggiornai questo mio giallo antro, specchio distorto (oddio, io spero che sia distorto, ed in fondo lo è… ma QUANTO è distorto) della mia esistenza torta. Dove per "torta" non intendo quella che si mangia, ma un aggettivo. Come via torta, quella che parte nella zona di Santa Croce, non metterò l’accento perchè è uno stupido quiz. O forse non so metterlo e mi sono inventato questa stupida scusa. Comunque sia, ritralasciando il fatto che la ricevuta dell’iscrizione alla P2 del nostro premier sia tranquillamente visionabile su wikipedia, e che i live space di emmeesseenne siano andati a farsi una plastica altamente imbruttente, cosa è successo in questo computer destinato a dare la domanda sulla vita, sull’universo e su tutto quanto, e che tanto verrà distrutto tra poco, nel frattempo (il "nel frattempo" è riferito al "cosa è successo", no sai, lo dico per i poco svegli…. un po’ mi conosco)??? Beh, tante cose: le sapete tutte. O meglio, nessuno le sa tutte, ma tutti sapete quelle che a voi interessano, e non è certo mio dovere informare gente ignorante su ciò che accade nel mondo, o meglio, questo è il mio dovere, ma l’ignorante informando sono io. Però vi informo che sono appena tornato dalla cucina dove ho fermato dei demoni pelosi che stavano buttando in terra delle arance per il puro gusto di farlo: bong, ribong, tribong, hanno un suono buffo le arance che cadono, buffo quasi quanto i mici (che temo stiano diventando micistrelli visto la loro immensa malvagità) che le zampeggiano maldestramente (oppure molto efficacemente, a seconda dei punti di vista). Già, i punti di vista, solita storia. Avete mai provato a mettervi con la testa a terra, per vedere le cose dal punto di vista con cui le osservano i gatti? Purtroppo la vista in bianco e nera non la potete prendere così facilmente, però l’imponenza percepibile altrimenti unicamente dal punto di vista felino di oggetti come sedie o tavoli si sente da quel punto di vista, se lo si vuole. Giàgià, forse per far sentire potenti oggetti utili ma piccoli basta appoggiare la testa in terra. Ma questo ovviamente non ha senso per persone mentalmente sane, forse. E se è quel "forse" a intrigarvi gioite, probabilmente non siete sani mentalmente, però c’è una piccola possibilità che lo siate. Oh, lungi da me fare l’elogio della follia. Piuttosto, ho il racconto di questo blog legato con una cinghia dall’oggi a due milioni di anni fa. Ecco, vorrei dare una strattonata a questa cinghia lungo la linea del tempo, tirandola verso di me. Una bella strattonata. L’entropia cresce, il tempo passa, un milione di anni, un milione e mezzo, ancora un po’, sorgono civiltà, l’esistenza umana occupa il briciolo che le spetta su quella terrestre, arriviamo a oggi, il futuro, la terza guerra mondiale ACC. Sono andato troppo in là! Però le cinghie temporali sono elastiche, ed eccola che torna di me, verso questo 4 gennaio 2009, verso di me e poi indietro. Rimbalzello, si torna all’inizio no? Percorso circolare, ricordate? Così parte questo intervento. Da dove finisce quello "serio" precedente. Dal laboratorio del tempo (cit. pratese): l’ora solare che torna e vari annessi e connessi. Ordunque, cosa è successo da quel periodo. Mah, la vita continua nella sua ordinaria originalità (e banalità, come l’ossimoro che precede questa parentesi). Molto bella, bel periodo questo autunno/inverno, "m sn divertito, o knsciuto tnt persone, m sn akkulturato, ecccecc". In effetti è stato così: un periodo ricco di cose, belle eccetera, come sono banale… ma visto che mi sento sempre meglio per vari motivi che non starò ad elencare per non annoiarvi, non risultare odioso e perchè non mi va, pubblicherò i buoni propositi per l’anno nuovo.
1)migliorare come persona
2)non peggiorare come persona
fondamentalmente riassumono le trilioni di cose che vorrei fare, ma siccome è tutto relativo, dovrei scrivere i trilioni. Ma ovviamente se scrivessi i trilioni contraddirei il punto 2, perchè una persona molto noiosa è peggio di una poco noiosa. O no? Ah, tutto è relativo uh. Ma visto che i punti li scrivo io, vanno sotto la mia ottica. Un giorno parlerò di quanto è bello il mondo, l’universo, la vita eccetera (e magari il giorno dopo parlerò di quanto è brutta). Ma visto che seguendo la filosofia del post si esige un andamento ciclico chiuderò come ho iniziato: VIVA LA VIDA!!
Ma siamo, più precisi: l’andamento ciclico non dicevo doveva virare rendendo particolare (ma comunque simile) ogni nuovo inizio e relativa fine? Allora mi ricollegherò ai miei due buoni propositi, assegnando l’1 alla prima parte il 2 alla seconda…
VIVA LA VIDA… MUERA LA MUERTE!
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LOL!

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Che è ‘sta cahata?

Mah….
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Anche i cattivi sono buoni.

Beh, lo ammetto, al di là di tutti i profondissimi discorsi che si potrebbe fare sull’argomento, discorsi lunghi chilometri di pagine e damigiane di inchiostro (o, per essere più moderni, discorsi pesanti gigabyte su gigabyte di wordpad) sul bene e male, buoni e cattivi, che in realtà siam tutti grigi eccetera, il titotlo di questo intervento è una cazzata. Cioè, no, non lo è, per via del grigio ecc, per via del fatto che c’è una speranza di "redenzione" per il cattivo. Tanta filosofia, tante belle parole. Ma il fatto che uno sia cattivo non lo rende buono. Stop. Solo che la frase mi piacque molto, è così semplice e speranzosa. Ora ci starebbe un bel PIANGIO di emmeesseenne, una bella emoticon che aggiunge al blog un tocco di bimbominkiaggine che in effetti le manca. Oh, non che non sia bimbominkia ma conservo ancora l’arroganza di non ritenermi uno che ammira le abbreviazioni da sms al di fuori di essi. E questo credo di averlo dimostrato. O almeno, l’ho scritto. Beh, comunque è una frase scritta non da me (diamo al GIALLO quello che è GIALLO) parlando di McCain che dice a Obama "tu’sei i’ più fiho và, cicci. Fa’i’ presidente e ‘n boccaallupo!". Beh, in effetti in America la telefonata al vincitore pare sia la prassi (anche se da noi Veltroni mi pare telefonò in pieno stile United States al Mannaro neopresidente del consiglio dopo aver perso le elezioni), però è una prassi simpatica. Beh, dopo aver analizzato attentamente la questione che i cattivi non sono buoni, o almeno, non sono buoni in quanto cattivi, posso dire che i cattivi quando ci si mettono possono essere VERAMENTE VERAMENTE stronzi. E che i cattivi sono tanti, tantissimi, e fanno passare la voglia, o almeno la speranza, di poter migliorare questo mondo. Parolone altisonanti, sì, "migliorare il mondo", è vero. "Voglia di migliorare il mondo" forse è più adatta, anche se "sogni di migliorare il mondo" sarebbe il termine migliore per un povero figliolo random poco più che ventenne come me. Però la cattiveria di certe persone, la voglia di migliorare il mondo te la leva. D’accordo, io non sarò mai in grado di cambiare il mondo, di fare qualcosa di buono per esso, sia anche solo evitare di nominarlo mille volte in due frasi. Però a vedere certe persone, la maggioranza delle persone, passa veramente la voglia di provarci. I cattivi sono cattivi. Ecco. Sarebbe molto bello pensare che siano buoni, ma non lo sono. Checcazzo. E mi deridano pure per i miei stupidi sogni, so che lo faranno.
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L’ora legale

ODDIO! Sarà l’alcol (ma non ne ho bevuto tanto) ma è una sensazione strana, incredibile. SONO NELL’ORA DI LIMBO CHE SARA’ RIPETUTA, per via del passaggio ora legale-ora solare. Ciò vuol dire che tra un’ora sarà ora. E questo non ha alcun senso. Cioè… vivere quest’ora è veramente, non dico fuori dal mondo, ma fuori dal tempo. Perchè tanto le 2:14 di oggi sono ora come saranno tra un’ora. E’ come uno sdoppiamento temporale. E’ uno sdoppiamento temporale. Solo che il tempo non si sdoppia, però si sdoppia. Vuol dire che nessuno potrà MAI sapere cosa ho fatto ora, perchè potrei averlo fatto tra un’ora. Questo pone un’indefinibilità unica nell’universo macroscopico, ma non ha alcun senso, questo è ovviamente un paradosso logico, solo un poeta potrebbe capirlo (e, come qualche malalingua direbbe, solo io potrei dare importanza ad una cosa simile).

PS: piccolo aggiornamento: mi sto facendio ZILIARDI di seghe mentali su questa cosa (del tipo che quest’ora è unica in quanto non è unica perchè è doppia, oppure che in realtà quest’intervallo di tempo non definisce bene un qualcosa quindi va contro la logica umana e solo un essere superiore ecc….)… non starò qui a scrivere che sennò l’ora (o LE ore? Sono due, anzi, forse è più corretto dire "è due ore") magica finiscono.

PPS: sono passati altri dieci minuti. Comincio a pensare che tutto l’universo non ha senso e possa finire da un momento all’altro (o meglio, alle 3, che poi essendo le 3, sarebbero le 2), vaporizzato in una nuvoletta di entropia.

PPPS: mi sono appena reso conto che una loffia sfrutterà questo collasso logico con conseguente implosione dell’Universo per far durare il proprio compleanno 25 ore…. sacrificare l’Universo per un’ora in più di compleanno…. ora che scommetto che passerà a dormire….

PS: (E NON PPPPS!!!!!!!!! PERCHE’ E’ IL PRIMO CHE SCRIVO VISTO CHE QUELLO CHE HO SCRITTO LO SCRIVERO!!!) AHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!! E’ GIUNTA L’ORA! O MEGLIO! E’ GIA’ GIUNTA UN’ORA FA! SONO AVANTI NEL TEMPO CHE VA, MA E’ ANDATO ALL’INDIETRO (anzi, ANTEROGRADAMENTE). LA FINE E’ GIUNTA! L’ENTROPIA CI HA PRESO! E’ LA FI……

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Se il dissenso è un reato

di EZIO MAURO

Davanti a una protesta per la riforma della scuola
che si allarga in tutt’Italia e coinvolge studenti, professori, presidi
e anche rettori, il Presidente del Consiglio ha reagito annunciando che
spedirà la polizia nelle Università, per impedire le occupazioni. La
capacità berlusconiana di criminalizzare ogni forma di opposizione alla
sua leadership è dunque arrivata fin qui, a militarizzare un progetto
di riforma scolastica, a trasformare la nascita di un movimento in
reato, a far diventare la questione universitaria un problema di ordine
pubblico, riportando quarant’anni dopo le forze dell’ordine negli
atenei senza che siano successi incidenti e scontri: ma quasi
prefigurandoli.

Qualcuno dovrebbe spiegare al Premier che la
pubblica discussione e il dissenso sono invece elementi propri di una
società democratica, non attentati al totem della potestà suprema di
decidere senza alcun limite e alcun condizionamento, che trasforma la
legittima autonomia del governo in comando ed arbitrio. Come se il
governo del Paese fosse anche l’unico soggetto deputato a "fare"
politica nell’Italia del 2008, con un contorno di sudditi. E come se
gli studenti fossero clienti, e non attori, di una scuola dove
l’istruzione è un servizio e non un diritto.

Se ci fosse un
calcolo, le frasi di Berlusconi sembrerebbero pensate apposta per
incendiare le Università, confondendo in un falò antagonista i ragazzi
delle scuole (magari con il diversivo mediatico di qualche disordine) e
i manifestanti del Pd, sabato. Ma più che il calcolo, conta l’istinto,
e soprattutto la vera cifra del potere berlusconiano, cioè
l’insofferenza per il dissenso.

Lo testimonia l’attacco ai
giornali e alla Rai fatto da un Premier editore, proprietario di tre
reti televisive private e col controllo politico delle tre reti
pubbliche, dunque senza il senso della decenza, visto che a settembre
lo spazio dedicato dai sei telegiornali maggiori al governo, al suo
leader e alla maggioranza varia dal 50,17 per cento all’82,25. Forse
Berlusconi vuol militarizzare anche la libera stampa residua. O forse
"salvarla", come farà con le banche.
(23 ottobre 2008)

PS: Berlusconi oggi ha invece affermato di non aver mai parlato di polizia nelle scuole, le sue parole sono state strumentalizzate….. ammetto che mi dispiace, sarebbe stato ganzo vedere le varie reazioni se avesse voluto continuare (si sarebbe smerdato in maniera estrema…. anche se tanto non credo che alla persona media che guarda il tg4 importi granchè…)… mi immagino…. la polizia alla Normale di Pisa? Si sa che i normalisti son fannulloni che protestano perchè non hanno voglia di studiare….

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L’umanità

Titolone altisonante. E’ dovuto alla visione di un bellissimo video su youtube. Veramente geniale. Forse insieme a questo il video più bello del TuTubo. CIOE’, intendiamoci, "il più" è sempre un’espressione esagerata in fatto di gusti. Diciamo che in questo momento mi sono fogato con quei due video. Cioè, col secondo ero fissato tempo fa, ma ora è tornato alla ribalta. E’ sempre bellissimo. E fa piacere che è tuttora commentato di continuo. Quasi quasi lo commento anch’io. Beh, comunque, perchè sto scrivendo? Ah, fondamentalmente perchè mi sento in colpa stasera a stare a casa. E quindi si sa, mi chiudo in casa e scrivo, e scrivendo mi consolooooo. Già, perchè mi sento in colpa? Oh, dai, ormai lo si sa tutti che siam personcine dabbene. L’occupazione, sì. Ovviamente l’occupazione è intrinsecamente (oddio però c’è da dire che ora, frequentando le lezioni di fisiologia, mi sono più che altro innamorato del verbo ESTRINSECARE, lo so che non c’entra niente, ma mi è venuto in mente) risonante tra l’estremo "occupazione" e l’estremo "okkupazione". Ora, sulla teoria e la pratica dell’occupazione non voglio scrivere granchè, si sa, è antidemocratica, ma è l’unico strumento di protesta. Non è giusta ma la fede che ci accompagna sarà la legge dell’avvenir (scusandomi per la citazione impropria, ma è la prima che mi è venuta in mente), insomma si sentono tutte ‘ste cose dalle parti pro e contro l’occupazione. Ciò che mi fa piacere è che TUTTI, anche gente di destra (ovviamente non di Studenti per le Libertà ma oh, sono pagati per questo), professori eccetera sono contro la legge 133. Sopratutto i professori che scioperano. Il Feis con il libro di chimica pugnalato e sanguinante! Ammirevole. Ovviamente si sa, i professori che erano in piazza sono quelli che non hanno voglia di lavorare… mentre invece il tipo che l’ha detto è impegnato per fare le estrazioni del lodo… Vabbè vabbè. Comunque giustificherò la mia defezione col fatto che sono stanco… classica scusa eh? Vabbè dai ma almeno una sera posso dormire? No eh? Domattina ho lezione alle 9:30, occupazione o no. Già, io sono il fico che può salvare capra e cavoli occupando e facendo contemporaneamente lezione, alla facciazza vostra! Ahhh sto facendo uno spirilliardo di cose contemporaneamente! Okkey, calma calma. Di cosa volevo parlare? Ovviamente me ne sono dimenticato. Potrei fare un intervento sul riscaldamento globale, di quanto sia in effetti terrorizzante, ma forse passerei per il solito ambientalista hippie fanatico di Greenpeace allarmista e pure un po’ fava. Poi certamente gli scienziati (quelli veri, non gli apprendisti apprendisti scienziati come me. Poi oh, si sa che all’università tanto non si fa niente, quindi uno scienziato formato all’università non potrà mai esprimersi: sbaglierà. Non a caso la scienza è intrinsecamente sbagliata. Ma non lo dico io, lo dicono i filosofi. HEY, ma i filosofi non sono i fancazzisti per eccellenza? Venditori di aria fritta? Ingiusto far laureare la gente in filosofia? Sottomettere la cultura all’utile oppure no? Ammesso e non concesso che la filisofia non sia vendibile ovviamente. Questo è un dibattito etico di cui in non sono in grado di discutere… mica sono un filosofo!) Quindi eviterò. Eviterò anche di commentare il rifiuto del 20-20-20 del nostro governo sulle politiche ambientali. Già, energie rinnovabili tsk. Minchiate. Solo una fava come Carlo Rubbia potrebbe pensare cose simili, già. Uff…. debbo trascurare tutti codeste belle considerazione e saltellare a effetto tunnel ad intervalli orari di ore tra una frase e l’altra. L’unico fattore di omogeneità (ma come parlo? Sembro il Bucherelli…. mio prof di Fisiologia che parla in maniera stra-bombastic…. tira fuori architetture fraseali (anche questa…) complessissime per dire "se mi pungo bestemmio") potrebbe essere il fatto che a tutti gli orari mi guardo il video bello di youtube sull’UMANITA’. Che bella parola… Non parlerò (certo che a forza di dire "non parlerò" viene da chiedersi di cosa parlerò… se mai di qualcosa lo farò) di come sarebbe bello considerarsi tutti uomini, o meglio, non riservare trattamenti diversi a seconda dell’etnia (anche se il termine "razza" è scientificamente corretto per indicare ciò che dico, politicamente non lo è, quindi è meglio "etnia") di un individuo, ma forse scadrei nel buonismo della sinistra. Intanto negli USA si stanno (senza gufarla eh) avvicinando all’elezione di un presidente con un colore della pelle anomalo per essere un presidente US (ma di una democrazia occidentale in generale). Integrazione razziale (e rieccolo che spunta fuori questo termine scomodo assai) da invidiare? Ad un paese ove c’è lo stereotipo del WASP? Beh, può darsi, ma non mi pronuncerò, come su qualunque altra cosa. Già l’ignoranza e l’incertezza. Se fossi io il presidente, un presidente di una qualunque cosa, quella ipotetica qualunque cosa farebbe sempre "ciò che i’nonno fa alla nonna: niente", per dirla alla prof. Andrea Dei. Ovvero "no, devo pensare, non ho ancora la certezza al 100% di ciò che bisogna fare, se è meglio questo o quello" "ma presidente, il mondo sta per essere divorato da un barbagianni spaziale gigante" "ancora non sono sicuro del piano da attuare" "Ma presid…. GNAMMETE!" Mondo divorato da tale barbagianni spaziale. E bona mondo, è stato un piacere. In sintesi: IO NON SONO BARACK OBAMA. Però cazzo. Solo gli idioti non hanno dubbi: ne sono certo….
Vabbè dopo l’excursus (plurale di excursus? SECONDO ME non cambia…. il latino è italiano arcaico okkey, ma non è italiano moderno. Siccome non è mia intenzion quella di parlare in cotal dialetto italico dell’albore dell’italica cultura (oh, sì, italica…. Dante lo stato italiano l’aveva già immaginato ai suoi tempi, aveva già capito tutto. Non a caso era Dante.), quindi il plurale di un vocabolo di una lingua diversa dall’italiano (mi pare ingiusto nei confronti del latino definirlo una lingua straniera) rimane invariato.) iniziale. Mi sono rotto il cazzo. Ho sonno. In teoria volevo continuare a scrivere frasi frasi e frasi (oh, e anche frasi, ma su quest’ultima non ne sono molto sicuro), ma perchè volevo farlo? Perchè sono a non fare un cazzo a casa. E sono a non fare un cazzo perchè appunto sono stanco e non sono uscito, per andare a dormire. Ma aspetta, sono qui per andare a dormire e questo implica lo scrivere? Scrivere però è diverso da dormire. ODDIO! PARADOSSO LOGICO! ALLARME! DISTRUZIONE DELL’UNIVERSO IN ATTO! A IMPLICA B E NON C MA IN REALTA’ IMPLICA C. COLLASSO DELLA LOGICA.
Beh, allora userò un escamotage (plurale? ESCAMOTAGGI? BELLO!) degno del più Silvio dei Silvii (oddio qui sono serio, il plurale quante "i" ha?): ovvero dirò "sono stato frainteso" dopo aver sparato la minchiata. Quindi…. SONO STATO FRAINTESO.

PS: dimenticavo, vedere scene come queste o sopratutto come queste, sarebbero essenziali ad un’occupazione, poi sì che diventeremmo terroristi… però… però….

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